Dal 15 maggio l’Italia è in debito con il pianeta terra, un debito che ha a che vedere con l’ecosistema globale. In poche parole, da qualche ora per l’Italia è scattato l’Overshoot Day, ovvero il giorno in cui abbiamo consumato tutte le risorse rinnovabili, almeno per il 2022. A renderlo noto è stato il Global Footprint Network, l’organizzazione internazionale che misura l’impronta ecologica dei Paesi del mondo. Secondo le stime fatte dall’organizzazione, l’umanità sta usando la natura 1,75 volte più velocemente di quanto il nostro pianeta possa sopportare. Va da sé che a questi ritmi i danni che si provocano sono irreparabili e la soluzione sta nell’imparare a gestire il suolo e le risorse in maniera diversa, più rispettosa degli equilibri senza i quali la nostra sopravvivenza è a rischio. L’Italia, tra l’altro, non è neanche tra i paesi maggiormente virtuosi dal punto di vista della carbon foot print: se l’anno scorso, infatti, l’Overshoot Day globale è arrivato il 29 luglio, il nostro stato aveva raggiunto quel poco ammirevole traguardo già il 13 maggio… Quest’anno il traguardo è stato tagliato due giorni dopo, troppo poco a fronte di una situazione che, di giorno in giorno mette sempre più a repentaglio la salute del pianeta.