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Le 5 C

Gli Stati Uniti, ancora una volta fanno da apripista per quella che è destinata a diventare una tendenza globale: l’agrivoltaico. Si stima infatti che nel 2050 le installazioni fotovoltaiche richiederanno tra i 4 e i 10 milioni di acri di terreno, in parte destinate a progetti agrovoltaici. A sostenerlo, alla luce di una ricerca triennale su questa nuova e importante tecnologia sono gli autori del “Innovative Solar Practices Integrated with Rural Economies and Ecosystems” (InSPIRE). Guidata dal National Renewable Energy Laboratory (NREL) e finanziata dall’Ufficio per le Tecnologie dell’Energia Solare del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, la ricerca è giunta ora alla sua seconda fase in cui, dopo avere accertato i benefici che l’agrivoltaico produce grazie al doppio uso dei terreni in cui i pannelli sono installati, ha identificato i 5 fattori di successo della tecnologia, le cosiddette 5 C: 1) Clima, suolo e condizioni ambientali: queste ultime devono essere adatte sia alla produzione di energia fotovoltaica che alle colture o alla copertura del suolo. 2) Configurazioni, tecnologie solari e design: La scelta della tecnologia solare, la disposizione del sito e altre infrastrutture sono molto importanti e per esempio possono incidere sulla quantità di luce che raggiunge i pannelli solari o sulla possibilità di far passare un trattore, se necessario, sotto i pannelli. 3) Selezione delle colture e dei metodi di coltivazione: i progetti agrivoltaici devono selezionare colture o coperture del terreno che prosperino sotto i pannelli nel clima locale e che siano redditizie nei mercati locali. 4) Compatibilità e flessibilità: Il fotovoltaico deve essere progettato in modo da soddisfare le esigenze di tutti i partner coinvolti: i proprietari di impianti solari, gli operatori del settore e gli agricoltori. 5) Collaborazione e partnership tra i gruppi